manutenzione antincendio

Il decreto, firmato la scorsa settimana, introduce la figura del Tecnico Manutentore Qualificato, rendendo obbligatoria la qualificazione dei manutentori antincendio

Un nuovo schema di formazione obbligatoria per le imprese abilitate al controllo e alla manutenzione degli impianti antincendio? CNA Installazione Impianti Confartigianato Impianti non ci stanno. All’indomani della firma del Decreto Controlli da parte della ministra Luciana Lamorgese, hanno emesso una nota congiunta in cui denunciano che il nuovo provvedimento “rischia di mettere in crisi migliaia di imprese di installazione impianti. Non si garantisce così la sicurezza dei cittadini”.

Il nuovo decreto, di cui si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’entrata in vigore (prevista entro un anno dalla pubblicazione), introduce la figura del Tecnico Manutentore Qualificato, rendendo obbligatoria la qualificazione dei manutentori antincendio. Secondo le due associazioni di categoria, però, non solo questa formazione obbligatoria non è prevista da nessuna disposizione di legge, ma va a sovrapporsi al D.M. 37/08, che contiene già una disciplina obbligatoria di selezione delle imprese abilitate a svolgere attività di manutenzione sugli impianti.

“Questo ulteriore e oneroso carico di formazione – sostengono CNA e Confartigianato – appare del tutto ingiustificato ai fini dell’acquisizione di competenze. Il nuovo decreto sembra infatti ignorare che le nostre imprese sono già autorizzate ad operare in base a severi e precisi requisiti di legge per garantire l’efficienza e la funzionalità dei sistemi antincendio: il rispetto delle norme di abilitazione in vigore da 30 anni prima con la legge 46/1990 e poi con il D.M. 37/2008, la nomina di un responsabile tecnico che si assume totalmente ogni responsabilità (penale e civile) della corretta esecuzione a regola d’arte del lavoro”.

“Chiederemo la modifica del Decreto” – concludono le due associazioni. “Non è in discussione il rispetto del sacrosanto principio della sicurezza dei sistemi antincendio. Ma, anche i recenti episodi verificatisi a Milano e a Torino, dimostrano che la sicurezza si garantisce con un efficace sistema di controlli e verifiche periodiche e la creazione di un catasto degli impianti antincendio, non speculando sul mercato dei corsi di formazione a pagamento da caricare sulle spalle degli imprenditori”.

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