caldaia

Secondo i dati di Assotermica, nei primi sei mesi dell’anno sono state vendute 520 mila caldaie: una crescita del 90% rispetto al primo semestre del 2020, penalizzato dalla pandemia, ma anche +64% rispetto al 2019, a riprova che non si tratta soltanto di un “rimbalzo” del mercato, ma qualcosa di più. Crescono anche gli impianti ibridi – su cui vedi l’approfondimento a pag. 33 di questo numero – con 23.600 unità vendute nel semestre, rispetto alle 14 mila dell’intero 2020. A beneficiarne è una filiera di 20 mila addetti diretti, a cui si aggiungono circa 170 mila installatori. La straordinaria crescita della domanda, trainata dagli incentivi fiscali per le riqualificazioni energetiche, è confermata e riconosciuta da tutti gli operatori del settore.

“Una crescita del genere è in parte inattesa, e per la verità il numero dei pezzi ordinati è persino più significativo di ciò che vediamo nelle statistiche di vendita”, ha raccontato al Sole 24 Ore Alberto Montanini, manager di Immergas e presidente di Assotermica. “Noi abbiamo assunto interinali, aumentato i turni, aperto più linee del normale ad agosto. E ci avviamo a chiudere l’anno al nuovo record di ricavi”. Il contraltare è rappresentato dalla difficoltà nel reperire la componentistica e l’aumento dei prezzi della materie prime. Nonostante le incertezze, è ragionevole aspettarsi una chiusura d’anno a un milione di pezzi venduti, dai 750 mila dell’anno scorso. “I fornitori ci chiedono visibilità di ordini per un anno, uno scenario mai visto in passato”, riferisce, sempre sulle pagine del quotidiano economico, l’amministratore delegato di Ferroli Riccardo Garrè. 

 

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