Non ci sono preclusioni alle modalità di acquisto, purché dalla fattura elettronica o altro documento commerciale emesso dal fornitore siano ricavabili le specifiche tecniche del prodotto, della posa in opera e dell’installazione

Mentre si attende ancora la messa online della piattaforma attraverso cui sarà possibile caricare la documentazione relativa alle spese effettuate per ottenere il cosiddetto “bonus idrico”, il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato sul proprio sito le FAQ aggiornate. Una delle novità riguarda la possibilità di ottenere il rimborso anche per sanitari e rubinetti acquistati online. Riportiamo di seguito la domanda e la risposta pubblicate sul sito del Ministero:

Per ottenere il rimborso è possibile acquistare i sanitari e i rubinetti anche online? Facendo un acquisto con dei prodotti tramite sito online Amazon, con relativa fattura tracciata e ovviamente acquisto di prodotti che sono inclusi nel bonus a risparmio idrico? Nel caso di acquisto dei materiali in internet basta allegare la ricevuta di acquisto dove è presente il mio codice fiscale, occorre la fattura cartacea, è necessaria la fattura elettronica?

Non ci sono preclusioni alle modalità di acquisto, purché dalla fattura elettronica o altro documento commerciale emesso dal fornitore (accompagnato da documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, e che deve essere trasmesso tramite la piattaforma) siano ricavabili le specifiche tecniche del prodotto, della posa in opera e dell’installazione, ovvero di tutte le spese per cui unitariamente si chiede il rimborso con la presentazione della domanda di erogazione del bonus idrico.

Dalle spese effettuate online è inclusa nel rimborso, come negli altri casi, anche l’Iva, mentre sono da escludersi le spese di trasporto. La determinazione dell’aliquota Iva, chiarisce il Ministero, “compete al fornitore, ovvero al soggetto che emette la fattura in base alla tipologia di oggetto dell’acquisto o di servizio erogato.” Ricordiamo le condizioni per accedere al bonus idrico: può essere richiesto una sola volta, dalle persone fisiche, per un solo immobile, per interventi di efficientamento idrico, nel limite massimo di 1.000 euro, in relazione alle spese effettivamente sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021. Saranno soddisfatte le istanze fino all’esaurimento delle risorse del “Fondo per il risparmio di risorse idriche” stanziate, pari, per quest’anno, a 20 milioni di euro. Possono usufruire del rimborso delle spese sostenute le persone fisiche maggiorenni, residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, su parti di edifici esistenti o su singole unità immobiliari.

Per quali prodotti è valido?

È possibile ottenere il rimborso delle spese sostenute per la sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di rubinetti, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua. Non sono validi sanitari in resina, lavabi, bidet, piatti doccia, sedili WC e placche di comando. Il beneficio può essere richiesto anche per gli interventi idraulici e murari necessari per l’installazione e l’adeguamento della rete idrica, compreso lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti. I bonus saranno assegnati secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande fino all’esaurimento dei fondi stanziati. La somma erogata, precisa il decreto, non costituisce reddito imponibile, non rileva ai fini Isee, è alternativo e non cumulabile con altre agevolazioni fiscali riconosciute per gli stessi beni e gli stessi interventi.

 

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