L’ultima legge di bilancio ha istituito un bonus di mille euro per sostituire sanitari, rubinetteria, soffioni e colonne doccia con nuovi dispositivi in grado di limitare il flusso d’acqua. A questo incentivo avrebbe dovuto far seguito un decreto attuativo che tarda invece ad arrivare.

La Lega ha così deciso di presentare alla Camera dei Deputati un’interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) per chiedere quali siano le motivazioni che hanno comportato i ritardi nell’adozione del provvedimento e quali iniziative il MiTE intenda adottare per riconoscere al più presto il beneficio.

Benedetta Fiorini, Segretario della commissione Attività Produttive e primo firmatario dell'interrogazione ha voluto sottolineare l'importanza di agire quanto prima perché: “In Italia sono installati più di 57 milioni di apparecchi sanitari e quasi la metà ha superato i 30 anni di vita. Questo incentivo atteso dai cittadini avrà ricadute importanti anche sulle filiere, conseguentemente creando un volano per tutte le aziende del settore e contemporaneamente contribuendo a una efficace azione di riduzione degli sprechi d’acqua. Senza il decreto, però, l’incentivo resta lettera morta”.

L’appello della Lega al MiTE non è rimasto inascoltato e infatti, la nuova sottosegretaria, Vannia Gava, deputata leghista e con un trascorso da Assessore all’Ambiente del comune di Pordenone, si sta muovendo per dare seguito al decreto. Gava spiega come: “La transizione ecologica, che è una priorità di questo governo, la si raggiunge non aumentando le tasse ma incentivando i comportamenti più sostenibili. Così facendo è possibile creare sviluppo sostenibile. È quello a cui stiamo lavorando e per questo abbiamo chiesto un'accelerazione al nuovo ministro Cingolani perché bisognava porre rimedio al ritardo drammatico dei decreti attuativi lasciato in eredità dal precedente governo”.

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