Condannato per furto ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni l’idraulico che aveva tentato di farsi giustizia da solo rubando la caldaia a un cliente

A nessuno fa piacere non essere pagato, ma portare via la caldaia del cliente insolvente può costare caro: come è accaduto ad Amelia, in provincia di Terni, dove un idraulico si è introdotto nell’abitazione di un cliente per impossessarsi della caldaia a seguito di un mancato pagamento dei lavori.

Per questo gesto ieri, 31 marzo, l’idraulico è stato condannato dal Tribunale di Terni a un anno e 2 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali (del valore di 1.700 euro) e al risarcimento di 9 mila euro alla parte civile.

La vicenda ha inizio tra maggio e giugno del 2019 quando il proprietario aveva contattato l’idraulico per l’esecuzione di alcuni lavori per un importo complessivo di oltre 5 mila euro, tra cui la sostituzione della caldaia. A ottobre a causa del mancato pagamento dell’acconto finale (pari a 1.920 euro) l’idraulico decide di introdursi nell’abitazione rubando la caldaia.

“Ascoltami, poi non ti scrivo più: se vuoi la caldaia, fai il bonifico. Dopodiché torno a installarla”: così – riportano i quotidiani locali – l’idraulico avrebbe scritto su WhatsApp al cliente,  che per timore ha effettuato un bonifico da 2 mila euro. La brutta avventura poteva finire qui, ma a quanto pare l’idraulico, nonostante il pagamento ottenuto, non ha restituito la caldaia. Così il cliente ha deciso di sporgere denuncia, e si è arrivati all’esito processuale del 31 marzo.

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