La transizione energetica nelle micro e piccole imprese italiane non è più un’ipotesi, ma una necessità concreta, legata alla sicurezza energetica, alla competitività e alla sostenibilità del sistema produttivo nazionale. È quanto emerge dal report realizzato da CNA Milano, presentato al convegno “PMI e Transizione Energetica: quali barriere e opportunità?” presso l’Auditorium di CNA Nazionale. Il tema cruciale resta l’elettrificazione del calore industriale come leva di sicurezza energeticacompetitività e decarbonizzazione per il sistema produttivo italiano.

L’appuntamento, promosso da CNA Milano con il supporto di CNA Abruzzo, CNA Emilia-Romagna e CNA Lombardia, ha rappresentato il momento conclusivo di un percorso che ha coinvolto 47 imprese del Paese attraverso quattro workshop territoriali a Brescia, Bologna, Pescara e Milano, per analizzare sul campo bisogni, difficoltà e prospettive della transizione energetica. Il convegno ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali come l’On. Vinicio Peluffo e l’On. Luca Squeri, insieme a esperti del settore energetico.

Così come evidenziato dai workshop, è fondamentale sottolineare il lavoro che parte dal basso, dalle imprese che rappresentano il grosso dell’economia italiana ma che non vengono quasi mai prese in considerazione nei tavoli di lavoro. Le micro e piccole imprese rappresentano il 99% delle aziende italiane, generano il 63% del valore aggiunto e il 76% dell’occupazione privata, eppure la loro voce resta spesso marginale nei tavoli decisionali su incentivi, regolamenti e infrastrutture per la transizione energetica.

Il cuore della ricerca CNA Milano è un’analisi approfondita delle barriere e delle opportunità dell’elettrificazione del calore industriale, tecnologia già disponibile ma non sempre adottata per ostacoli culturali, finanziari e normativi. Secondo il report, la sfida principale non è l’assenza di tecnologie: le pompe di calore industriali fino a 180°C, i sistemi di accumulo elettrochimico, il fotovoltaico diffuso e le comunità energetiche rinnovabili sono strumenti già alla portata delle PMI. Tuttavia, la loro adozione è ostacolata da una burocrazia complessa, costi iniziali elevati, infrastrutture insufficienti, incentivi non adeguati e da una diffusa resistenza culturale, legata a schemi organizzativi consolidati e al cosiddetto “pensiero abitudinario”.

La ricerca sottolinea la necessità di un accompagnamento a 360 gradi, che integri formazione, supporto operativo e strumenti finanziari accessibili. I workshop territoriali hanno permesso di far emergere criticità concrete che, se non affrontate, rischiano di impedire alle PMI di attuare una vera “just transition”.

“L’iniziativa odierna sull’elettrificazione del calore conferma il dinamismo e l’attenzione del sistema CNA nei confronti di due temi strategici quali la transizione green e i costi energetici - afferma Otello GregoriniSegretario Generale CNA -. Il processo di decarbonizzazione ha assoluto bisogno del pieno coinvolgimento delle piccole imprese e la competitività della manifattura passa attraverso un necessario intervento di riduzione dei costi dell’energia. Su questo terreno CNA è impegnata con proposte e progetti coerenti con gli ambiziosi obiettivi della doppia transizione”.

“Le imprese non possono essere lasciate sole in questa trasformazione epocale - dichiara Matteo Reale, Presidente di CNA Milano -. Le tecnologie ci sono, dalle pompe di calore al fotovoltaico, dagli accumuli alle comunità energetiche. Ma senza regole chiare, incentivi stabili e percorsi di accompagnamento, la transizione rischia di essere percepita come un costo e non come un’opportunità. La vera sfida è trasformare questa trasformazione in valore condiviso, rafforzando la competitività delle imprese e migliorando la qualità della vita nei territori.”

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