Modulo sanitario

Con “modulo sanitario” vengono identificate delle “strutture” concepite al fine di rendere più semplice e rapida la messa in opera di un sanitario, e conseguentemente la configurazione di un ambiente bagno, indipendentemente se si tratti di un vaso, un bidet o un lavabo.

Senza dubbio l’elemento di maggiore complessità da installare in un bagno, ma anche quello che evidenzia più vincoli, è il vaso sanitario, in ragione dei collegamenti “fisici” ai tubi di scarico e di alimentazione. Anche per tale ragione dai primi anni Sessanta si è assistito ad una profonda evoluzione delle tecniche di installazione di questo articolo, in particolare modo per quanto riguarda la cassetta di risciacquo. In seguito tale processo di innovazione si è esteso con l’introduzione di strutture in grado di supportare lo stesso sanitario, che fosse un vaso o un bidet. Tutto questo, ovviamente, ha avuto luogo anche per assecondare lo sviluppo dei metodi di costruzione che, nel corso degli ultimi decenni, ha visto affermarsi le tecniche a secco, fino a giungere a sistemi di installazione definiti “leggeri”. 

In ambiti più specificamente tecnici, come le “residenze sanitarie”, ma anche in contesti dell’“ospitalità” come gli alberghi, fin dal primi anni Ottanta del secolo scorso si era affermato l’uso di soluzioni che prediligevano la scelta di “moduli sanitario” specifici perché realizzati “su misura” e con funzioni particolari come presenza di doccette igieniche, maniglie di ausilio integrate e sistemi di sollevamento dei sanitari, o per ragioni più pratiche per consentire l’accesso agli scarichi.

modulo sanitario 3

Giungiamo così all’inizio del nuovo secolo, per assistere a una “convergenza” tra necessità costruttive e finalità estetiche, che hanno contribuito in modo importante all’affermarsi di un nuovo concetto di modulo sanitario, non più limitato a una finalità tecnica – quindi dissimulato come elemento architettonico – ma con dignità e qualità di arredo da mostrare ed evidenziare.

Attualmente troviamo in commercio un’ampia e variegata proposta di moduli sanitario con cui risolvere qualunque necessità, indipendentemente dal contesto e dal tipo di sanitario: vaso, bidet o lavabo; ne esistono da installare sospesi alla parete o semplicemente addossati a questa e in appoggio al pavimento. 

Una struttura in acciaio rappresenta il “fulcro” di questi prodotti che integra, già predisposti, gli attacchi per gli impianti idrici e altre funzioni, come quella di scarico: in questo modo la struttura può essere montata senza particolare sforzo. Una serie di pannelli, disponibili in diversi materiali come cristallo, MDF, metallo, HPL o in fibra di cellulosa e gesso, completa il prodotto. Sono questi i valori che rendono unico e vincente un modulo sanitario, non solo per l’innovazione tecnica, ma anche per l’aspetto estetico, la cura dei dettagli, l’integrazione alle ultime innovazioni dell’Internet of things – risposte ideali per un bagno di classe e aggiornabile in qualunque momento, con pochi interventi.

In sintesi

Il modulo sanitario...

Evita interventi edili: non essendo installato all’interno della parete, consente di fare a meno di opere murarie.

Consente l’uso degli impianti idraulici esistenti: non è necessario creare ex novo alcuna installazione.

Può essere realizzato su misura: è una soluzione più elastica e adattabile alle piccole superfici che generalmente caratterizzano il bagno in Italia.

Offre maggiore flessibilità nella configurazione del bagno: la facilità d’installazione e la scarsa invasività rendono possibili più soluzioni.

Può essere impiegato sia per nuovi edifici che per ristrutturazioni: è una soluzione valida per tutti gli ambienti.

Consente l’ispezione degli impianti: con il modulo sanitario qualsiasi intervento di riparazione o manutenzione è nettamente semplificato.


 Sicurezza in Bagno è una rubrica realizzata in collaborazione con Ponte Giulio. Leggi la prima puntata.

 

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