Rubinetto con goccia

Il Governo ha accolto un ordine del giorno, a prima firma dell’on. Benedetta Fiorini, finalizzato a estendere le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico anche agli interventi di sostituzione delle attrezzature sanitarie in grado di produrre un risparmio idrico. Una risoluzione che impegna il Governo ad affrontare in futuro un tema centrale in termini di sostenibilità ambientale negli edifici.

L’ordine del giorno presenta lo stesso testo e contenuto dell’emendamento sul risparmio idrico presentato all’articolo 119 dell’Ecobonus

L’iniziativa si aggiunge ad altri emendamenti, presentati in vari veicoli normativi, che sono passati in Parlamento negli ultimi anni. Passi avanti significativi, ma non ancora risolutivi, per raggiungere l’obiettivo di equiparare le incentivazioni fiscali relative all’efficienza idrica dell’edificio a quelle energetiche.

Ogni anno in Italia si consumano 9,5 miliardi di metri cubi d’acqua, pari a quasi 430 litri per abitante al giorno, comportando per una famiglia media di tre componenti una spesa annua superiore ai 400 euro, ben 175 euro in più rispetto a dieci anni fa. Il 30% di questo consumo è relativo ai 57 milioni di vasi sanitari, la metà dei quali installati prima del 1990. Sciacquoni che presentano un rilascio superiore ai 9 litri per singola azione – un valore che arriva nel caso degli impianti più vecchi fino a 15 litri – quando vasi di moderna produzione italiana sono in grado di funzionare anche solo con 3,5 litri.

L’augurio di Confindustria Ceramica è che il Governo colleghi alla prossima Legge Finanziaria un meccanismo premiale e strutturale per l'incremento dell’efficienza idrica del patrimonio edilizio italiano.

 

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