Oggi, 22 marzo, si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 come risultato della conferenza di Rio e giunta ormai al suo trentesimo anniversario.

Il contesto generale è di grande attenzione ai consumi e alle risorse, ma anche di grande criticità: 2 miliardi di persone non hanno accesso ai servizi igienici di base mentre 785 milioni non dispongono di acqua potabile. Nel lungo periodo, l’eccessivo e sregolato sfruttamento delle fonti idriche avrà pesanti conseguenze e si stima che entro il 2050 il 51% della popolazione e il 46% del PIL globale saranno a rischio idrico.

Consumi d’acqua: cosa ne pensano gli italiani?

L’ente di ricerca IPSOS ha sviluppato uno studio circa lo stato dell’arte in termini di abitudini, consumo, tutela e spreco dell’acqua in Italia. La ricerca è stata condotta a gennaio 2022 su un campione rappresentativo di oltre 1.000 rispondenti.

Tra i risultati di maggiore rilievo e interesse emerge un miglioramento circa i dati relativi alla familiarità degli italiani verso la sostenibilità +2% rispetto al 2021.

È invece sui comportamenti personali in favore della sostenibilità che le difficoltà si fanno più evidenti. Tutti - o quasi - i comportamenti da attuare per ridurre gli sprechi hanno visto una flessione rispetto all’anno precedente: -2% di coloro che sono disposti a rinunciare a qualcosa oggi se ciò garantisce maggiori per generazioni future e -3% tra coloro che dichiarano di provare a ridurre lo spreco d’acqua.

La presa di coscienza da parte degli italiani sulla serietà del problema della scarsità dell’acqua è in progressiva crescita, seppur con percentuali ancora ridotte: il 25% tra gli adulti (+4% vs 2021) e il 31% tra i giovani (+15% vs 2021), mentre sono in lenta decrescita i dati di chi ritiene che la disponibilità d’acqua non sia un problema attuale (7% nel 2022 vs 9% nel 2021) oppure che sia un problema solamente di specifiche aree e in specifici momenti dell’anno (68% nel 2022 vs 70% nel 2021).

Gli italiani, infine, sono tra i più spreconi in Europa, con un consumo medio pro-capite di 220 litri al giorno, contrariamente alla media europea di 165 litri.

4 installazioni anti-spreco

Cassette di scarico

Diverse aziende hanno proposto negli ultimi anni cassette di scarico con modalità eco che permette di scegliere una capacità di scarico inferiore e ridurre lo spreco d’acqua. Rispetto alle tradizionali cassette che raggiungono una capacità anche di 12 litri, le cassette con un gettito fino a 6 litri consentono un risparmio idrico di oltre 25 mila litri d’acqua all’anno. Per questo motivo sono tornate recentemente alla ribalta grazie a incentivi come l’Ecobonus.

Rubinetti aerati

Gli aeratori consentono di ridurre il flusso di acqua dai rubinetti. Con una semplice applicazione al normale rubinetto permettono di ridurre la portata e miscelare l’acqua con l’aria, in modo tale da aumentarne il volume, per un risparmio di quasi 3 litri al minuto.

Sostituire i vecchi elettrodomestici

Sostituire i vecchi elettrodomestici con modelli “Energy star” consente non solo di risparmaire soldi in bolletta ma anche di contribuire alla ridzione dello spreco idrico. Le nuove lavatrici e lavastoviglie consentono di risparmiare il 50% d’acqua e di regolare l’erogazione della stessa in base al carico.

Rubinetti o wc che gocciolano

 È importante riparare i rubinetti o le leve di scarico se gocciolano perché grazie all’intervento di un professionista sarà possibile risolvere una perdita che causa ogni anno un enorme spreco d'acqua. Basti pensare che al ritmo di 90 gocce al minuto si sprecano 4.000 litri di acqua in un anno e dai 30 ai 100 litri al giorno.

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