Il rapporto IEA evidenzia come nonostante nel 2021 circa il 10% del fabbisogno di riscaldamento degli ambienti a livello globale è stato soddisfatto dalle pompe di calore, sia necessario un sostegno politico per aiutare i consumatori a superare i costi iniziali

La sostenibilità di Baxi. Una sensibilità vincente.

La sostenibilità come strategia vincente. Sono tre i valori cardine che guidano la cultura aziendale di Baxi, leader nella produzione di sistemi di climatizzazione smart: accanto all’attenzione al cliente e alla capacità di fare squadra, è il valore della sostenibilità a determinare la politica aziendale quotidiana, una politica fatta di processi decisionali e comportamenti orientati alla crescita e al miglioramento continuo. La sostenibilità è, infatti, parte integrante di tutti gli aspetti del business di Baxi e le consente di offrire prodotti e servizi tecnologicamente innovativi preservando le risorse per le generazioni future.

L’attenzione all’ambiente è sempre stata una voce primaria dell’agenda di Baxi (all’innovativa azienda bassanese si devono, infatti i primi sistemi ibridi integrati nel 2010) ma è diventata il vero fulcro del modello di sviluppo economico e delle strategie aziendali soprattutto dal 2015, quando gli Stati Membri delle Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano d'azione per le Persone, il Pianeta e la Prosperità che per la prima volta ha vincolato le imprese ad adottare modelli gestionali e programmi di business coerenti con gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGS), obiettivi che i Paesi si sono impegnati a raggiungere entro il 2030.

Baxi si è concentrata in modo particolare su sette obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030, temi in cui l’azienda ritiene di poter avere il maggior impatto per contribuire a un futuro migliore. Essa ha definito, dunque, sette principali aree d’azione:

  • riduzione del consumo ed emissioni
  • uso di energia da fonti rinnovabili
  • recupero dei rifiuti e dei prodotti, ottimizzazione della logistica, innovazione di prodotto e progettazione basata sull’attenzione all’ambiente
  • salute, sicurezza e benessere delle persone
  • relazioni con la comunità locale

Numerosi sono i progetti (oltre ai prodotti!) sviluppati da allora da Baxi nel suo percorso di sostenibilità ambientale. Dalle piccole ma concrete azioni quotidiane ispirate all’interno dell’azienda stessa dall’iniziativa “Facciamo la differenza” (che coinvolge attivamente i dipendenti invitandoli ad adottare buone pratiche, sensibilizzandoli sull’importanza della riduzione della plastica monouso e della produzione di rifiuti, sull’opportunità di eseguire una corretta raccolta differenziata e di fare un uso attento delle risorse ambientali) al progetto sviluppato in collaborazione con Treedom, con l'obiettivo di sostenere le aree colpite dalla devastazione ambientale in Veneto. Realizzando la foresta “Baxi sempre più green”, l’azienda ha contribuito al rimboschimento di queste zone e a ridurre notevolmente la quantità di CO2 emessa nell’ambiente.

Uno degli obiettivi che Baxi ha in agenda, infatti, è proprio collegato alla riduzione annua delle emissioni di CO2, proposito che la virtuosa azienda vicentina riesce a realizzare producendo autonomamente il 25% dell’energia elettrica necessaria per la produzione grazie ai 6000 m2 di pannelli fotovoltaici installati su una superficie di 100.000 m2 sul tetto dello stabilimento e ottenendo il restante 75% da fonti rinnovabili, evitando annualmente di immettere nell’atmosfera oltre 1.400 tonnellate di CO2. L’energia rinnovabile di cui si serve Baxi proviene da impianti idroelettrici ed è certificata, come attesta la Garanzia d’Origine rilasciata dal Gestore di servizi energetici GSE.

Altra pratica degna di nota portata avanti da Baxi riguarda l’impiego di acqua: come si evince dal grafico, in 10 anni l’azienda ha dimezzato il consumo della preziosa risorsa, e azzerato la produzione di acque inquinate di scarico, che vengono depurate e riutilizzate nel processo.

Drastica è stata anche la riduzione di rifiuti ottenuta grazie all’impiego di contenitori riutilizzabili per la fornitura dei componenti.

L’ultimo successo in termini di tutela ambientale è rappresentato dallo studio, sviluppo e produzione della prima caldaia certificata premiscelata a idrogeno per uso domestico la cui installazione pilota è avvenuta già nel 2019 a Rozeburg (Olanda) e, a seguire, anche in Gran Bretagna, Francia e Germania. Ora pronta per una produzione di serie e una distribuzione su vasta scala, H2 è stata progettata e realizzata da Baxi su incarico del Gruppo di appartenenza BDR Thermea con l’obiettivo di garantire soluzioni di riscaldamento e acqua calda senza emissioni di anidride carbonica (CO2).

Questa rivoluzionaria caldaia utilizzando idrogeno puro, il quale può essere prodotto da energia eolica e solare, come combustibile non rilascia alcuna CO e CO2. È in grado di garantire la stessa efficienza termica delle caldaie a condensazione a gas naturale ed è stata progettata per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.

La sua installazione e messa in servizio sono del tutto simili a quella dei prodotti attuali a gas naturale, ed inoltre con l’enorme vantaggio di abbattere ulteriormente le emissioni di NOX.

“La ricerca di soluzioni efficienti ed eco-compatibili è da sempre nel DNA di Baxi e in piena sintonia con gli obiettivi di Gruppo. Nel 2010 siamo stati pionieri nel proporre al mercato i sistemi ibridi, in cui diverse tecnologie e fonti energetiche interagiscono per fornire soluzioni complete ed energeticamente efficienti. Ora cogliamo la nuova sfida della caldaia ad idrogeno che ci proietta verso il futuro del comfort ambientale ad impatto zero” – Alberto Favero, Direttore Generale Baxi.

Con la legge di conversione del Decreto Bollette è prevista la deroga al DPR n. 412 del 1993 per gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013

Assocold, federata Anima Confindustria, partecipa insieme alla filiera al tavolo di lavoro alla presenza del Presidente del M5S Giuseppe Conte relativo alla proposta della Senatrice L’Abbate per abbattere le emissioni di HFC e gas serra nella refrigerazione commerciale