Produttori di sistemi di riscaldamento, grossisti e istituti di credito: tutti gli attori del mercato si stanno organizzando per cogliere al meglio le opportunità del nuovo bonus fiscale

La possibilità di cessione del credito a banche e istituti finanziari, a cui sullo scorso numero della rivista abbiamo dedicato un ampio approfondimento (vedi Installatore Professionale n°5, p. 22), è sicuramente una delle modalità più interessanti del Superbonus 110%. In attesa dell’ufficialità di una proroga del provvedimento, molto attesa in tutto il settore edilizio, il nuovo bonus è ufficialmente partito: dal 15 ottobre è possibile trasmettere online la comunicazione all’Agenzia delle Entrate per esercitare l’opzione della cessione del credito, mentre dal 27 ottobre si possono inviare sull’apposito sito dell’ENEA anche le asseverazioni e gli altri documenti richiesti dalla normativa. In tutta Italia sono già partiti i primi cantieri per gli interventi di efficientamento energetico che beneficiano del Superbonus: lo scorso 13 ottobre, ad esempio, il sottosegretario Fraccaro ha partecipato all’inaugurazione del cantiere di un condominio di Prato, in cui sarà sostituito l’impianto di riscaldamento e sarà installato un isolamento a cappotto. 

Come gestire la cessione del credito

Per comunicare all’Agenzia delle Entrate l’eventuale cessione del credito i beneficiari hanno tempo fino al 16 marzo 2021, al fine di consentire alle imprese che lo avranno acquisito di caricarlo sul loro cassetto fiscale e usufruire delle detrazioni. Trattandosi di pratiche comunque piuttosto complicate, diverse aziende in queste settimane hanno presentato le proprie piattaforme per assistere gli installatori in tutte le fasi dei lavori.

Dall’assistenza fiscale al general contractor

Per gli installatori ufficiali della rete Ferroli, Ferroli e Lamborghini Caloreclima Partners, sono a disposizione due piattaforme: la prima, Ferroli-Trading/Cessione, permette la predisposizione del cassetto fiscale e delle comunicazioni a ENEA per i controlli di natura tecnico-amministrativa e all’Agenzia delle Entrate per quelli fiscali. Per gli interventi complessi e/o condominiali la piattaforma offre anche un servizio di assistenza fiscale e commerciale, fornendo l’aiuto di professionisti per le varie asseverazioni necessarie, oltre a un servizio di formazione continuativa sulle tematiche di natura finanziaria e fiscale a cura di Harley&Dikkinson, che ha collaborato all’implementazione della piattaforma. L’installatore Ferroli Partner può avvalersi di una consulenza commerciale e fiscale nella redazione del preventivo e dell’offerta per gli interventi più complessi e può calcolare in anticipo lo sconto massimo da praticare in fattura al soggetto cliente, tenuto conto sia dei massimali previsti dal Decreto Ministeriale, sia dei vari oneri e costi finanziari del processo successivo di cessione del credito. Nel caso in cui si voglia rinunciare a praticare direttamente lo sconto in fattura al cliente finale, perché si preferisce che sia un terzo a gestirlo, l’azienda ha avviato il progetto Ferroli-General Contractor in collaborazione con Alperia Bartucci, che ricoprirà appunto il ruolo di general contractor. In questo modo l’installatore incasserà l’intero costo della prestazione da Alperia Bartucci, lavorando di fatto come suo subappalto, e il privato pagherà ad Alperia Bartucci l’importo scontato. Alperia Bartucci gestirà i progetti Ecobonus 50% e 65% tramite una piattaforma dedicata ai Ferroli Partner, e affronterà con progetti chiavi in mano (inclusi asseverazioni e visto di conformità) i progetti Eco-Sismabonus complessi e Superbonus.

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Anche altre aziende produttrici di sistemi di riscaldamento e climatizzazione si stanno muovendo in questa direzione: Bosch Termotecnica svilupperà un’analoga piattaforma informatica di supporto per gli installatori – come ha anticipato il Country Manager Marco Giuseppe Boselli nel corso dell’evento organizzato dal Sole 24 Ore Telefisco 2020 – mentre Viessmann supporta gli utenti finali proponendo lo sconto immediato in fattura tramite i “Partner per l’Efficienza Energetica” dell’azienda, e propone agli installatori un supporto alle procedure dello sconto in fattura e della cessione del credito al 50% e 65%: l’installatore Viessmann potrà decidere se acquisire il credito e recuperare le detrazioni negli anni seguenti, oppure potrà a sua volta cedere il credito a un fornitore che possa farsene carico, come la stessa Viessmann che, fatte le dovute verifiche, può accettare la cessione.

Anche i grossisti si organizzano

Proporsi come general contractor per questo tipo di interventi di riqualificazione energetica è senza dubbio impegnativo, ma è una sfida e un’opportunità che anche il mondo della distribuzione ha deciso di non lasciarsi sfuggire. L’associazione ANGAISA, grazie a una collaborazione con lo studio legale Elexi di Torino, ha messo a disposizione dei propri soci gli schemi contrattuali che possono essere utilizzati dalle aziende interessate a proporre soluzioni “chiavi in mano” – che possono comprendere quindi forniture di componenti e impianti, opere edili, progettazione avanzata e pratiche amministrative – in qualità di general contractor. In caso di interventi più limitati (come la sola fornitura e posa in opera di una nuova caldaia a condensazione), si potrà procedere “per sottrazione”, mantenendo unicamente le previsioni contrattuali necessarie per regolare correttamente tali interventi. Gli scenari contrattuali che si profilano sono tre:

  1. Contratto d’appalto privato committente/general contractor con attività di progettazione e definizione degli interventi a cura del committente (tramite professionisti di sua fiducia);
  2. Contratto d’appalto privato committente/general contractor con attività di progettazione e definizione degli interventi affidata al general contractor:
  3. Contratto di subappalto di beni e/o servizi (per la gestione dei rapporti che legano le attività del general contractor a quelle di professionisti/imprese di sua fiducia).

Quella di assumere il ruolo del general contractor non è comunque l’unica opzione sul tavolo: in alternativa, si potrebbe ipotizzare un ruolo diverso, in cui vengono messi comunque a disposizione del cliente servizi di orientamento e consulenza, indirizzandolo nella scelta di professionisti e imprese non coordinati o direttamente “controllati” dall’azienda distributrice. In cambio di questo valore aggiunto che il distributore mette a disposizione, è legittimo far sottoscrivere al cliente un impegno ad acquistare “in esclusiva” presso la sua azienda i prodotti necessari per realizzare l’intervento che darà diritto a fruire di Superbonus, Ecobonus o Bonus ristrutturazioni. Anche in questo caso ANGAISA ha chiesto allo studio Elexi di predisporre clausole contrattuali “ad hoc” che potranno essere utilizzate nell’ambito dell’accordo di fornitura che lega l’azienda associata al proprio committente.

Sinergie tra rivenditori, produttori e installatori

Oltre ai casi già citati di Bosch, Ferroli e Viessmann, sono molti i produttori di apparecchi per il riscaldamento che si stanno muovendo in questa direzione. Un esempio di collaborazione già ben avviata tra rivenditori, produttori e installatori è offerto da Ariston, che attraverso una convenzione con Deloitte offre ai propri installatori un servizio di assistenza per la cessione del credito. “Noi abbiamo scelto di non fare da general contractor”, racconta Giuseppe Agoglitta, amministratore di Agoglitta Srl, rivenditore ITS e socio ANGAISA, “ma di fare tutto attraverso l’installatore, indirizzando all’impresa specializzata i clienti che accedono al nostro banco di vendita”. Il meccanismo è semplice: l’installatore si registra a un portale online e invia la pratica; l’utente bonifica il 35% dell’importo, dopodiché Ariston bonifica il restante 65%, trattenendo una provvigione attorno all’11% e una quota fissa per le spese tecniche. Anche altri marchi, come Fondital e Italtherm, propongono offerte simili, con diverse percentuali di provvigioni e di spese tecniche. “Da quello che ho visto finora – conclude Agoglitta – ogni installatore affiliato a un marchio tende a sposare quello che il suo marchio propone: conosce già il prodotto e ha qualcuno che gestisce per lui tutte le pratiche, che altrimenti sarebbero complicate. Ma nei prossimi mesi può darsi che anche gli installatori si spostino tra un marchio e l’altro, cercando l’offerta più conveniente”. 

Leggi l’articolo completo sull’ultimo numero della rivista

 

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